Cucine LAGO in HDR
Questa volta parliamo di fotografia, oltre che di mobili di design naturalmente, prima delle ferie il rallentamento fisico e mentale che impone la calura estiva e la calma che caratterizza questo periodo mi hanno dato la possibilità di mettere a punto la tecnica della foto in HDR, che avevo già velocemente sperimentato, ma questa volta, visto il maggiore tempo a disposizione, ho avuto modo di fare diversi tentativi. Non ancora avevo pubblicato un post sulle nuove bellissime cucine LAGO che abbiamo recentemente rinnovato, non potevo trovare soggetto migliore, mi è bastato salire al piano superiore.
HDR è l’acronimo di High Dynamic Range
(tradotto come Gamma Dinamica Elevata), il risultato di una foto in HDR è un’immagine digitale in grado di contenere un intervallo di valori di luminosità maggiori rispetto ad uno scatto digitale tradizionale. In situazioni di alto contrasto luminoso, ad esempio controluce, dopo aver esposto correttamente il soggetto, si ottengono porzioni dell’immagine sovraesposte (aree molto chiare, tendenti al bianco) o sottoesposte (aree molto scure, tendenti al nero), l’occhio umano grazie alla gamma dinamica molto ampia riesce a distinguere i differenti livelli di luminosità, mentre i comuni apparecchi fotografici registrano le aree più luminose come bianche mentre le aree più scure come nere.
La tecnica dell’HDR
si basa sulla sovrapposizione di scatti con la stessa esatta inquadratura, ma con livelli di esposizione differenti in maniera tale da prendere “la parte migliore” da ogni singolo scatto. Gli apparecchi di nuova generazione hanno già questa funzione integrata (anche iPhone 4 ha questa funzione), ma se si vogliono ottenere dei risultati sorprendenti è necessario armarsi di un treppiede, scegliere il soggetto, meglio se è fortemente contrastato, inquadrare e fare diversi scatti con valori di esposizione differenti cercando di cogliere tutti i dettagli nei vari scatti, poi si mette tutto in un software dedicato, come ad esempio Photoshop CS4 che ha anche questa funzione e poi agendo sui vari parametri si riesce a calibrare la qualità del risultato finale. In queste foto forse mi sono fatto prendere un po’ la mano … voi che ne dite?