Piano cottura ad induzione sfatiamo i luoghi comuni

In questo post vogliamo sfatare alcuni luoghi comuni sulla cottura ad induzione.

COME FUNZIONA ?

Innanzitutto comiciamo col dire che il piano cottura ad induzione usa la corrente elettrica per la cottura dei cibi, ma al posto delle resistenze che sono molto energivore, ha delle bobine che trsferiscono un campo magnetico alla pentola convertendolo in calore.

in questa slide è spiegato il principio della cottura ad induzione

QUALI SONO I VANTAGGI ?

 

 

IL CLASSICO CONTATORE DA 3KW E’ SUFFICIENTE

 

Quasi tutti i piani cottura hanno una funzione di powerManagement, ogni utente può impostare la potenza massima che il piano deve assorbire, per farlo funzionare anche contemporaneamente ad altri elettrodomestici. Questa regolazione si effettua al primo utilizzo, quindi viene memorizzata e non è necessario ripeterla ogni volta, tuttavia puo essere reimpostata a piaci mento. A seconda del modello si puo impostare la potenza assorbita a 1Kw o 1,5kw minimo. Altri modelli hanno un’assorbimento massimo di 3Kw.

 

L’INDUZIONE NON NUOCE ALLA SALUTE

 

Alla base del funzionamento di ogni piano cottura a induzione c’è un processo fisico per la produzione di calore, come tutti gli apparecchi elettrici che usiamo quotidianamente, e come la terra stessa.
Esempi:
• asciugacapelli = 20 >IT (microtesla)
• rasoio elettrico = 15 >IT (microtesla)
• la Terra nella sua rotazione = 4,5 >IT (microtesla)
• piano a induzione Siemens = 0,07 >I (microtesla)

 

NON E’ NECESSARIO SOSTITUIRE TUTTE LE PENTOLE

 

L’8O% delle pentole in acciaio, anche quelle anti-aderenti, e tutte le pentole e griglie in ghisa sono adatte ai piani a induzione. Molte pentole, sul fondo, riportano dei simboli che indicano su quali tipi di piani cottura possono essere utilizzate. Diversamente, basta prendere una calamita e appoggiarla sul fondo della pentola. Se aderisce, è adatta.

 

I PIANI INDUZIONE HANNO UN SENSORE DI RICONOSCIMENTO

Si attivano solo quando viene rilevata la presenza della pentola. Se la pentola è più piccola della zona di cottura: si attiverà solo l’area sulla quale viene posizionata.; se invece la pentola è più grande della zona di cottura, l’area indicata dal disegno sarà scaldata completamente e in modo uniforme sia la zona a contatto, sia la zona eccedente, tramite la conduzione termica.

 

L’INDUZIONE NON AGISCE SUL CIBO

 

 

Nella cottura a induzione il calore scalda solo la pentola e, diversamente da quanto succede con le microonde, non agisce direttamente sul cibo. L’induzione è un sistema di cottura alternativo a quello elettrico o a gas. Le vostre ricette preferite non dovranno essere modificate, così come i sapori e gli aromi ai quali siete abituati.

 

SI PUO UTILIZZARE LA MOKA PER IL CAFFE’

 

 

La classica moka per il caffè è in alluminio. In questo caso, quindi, occorre sostituirla con una in acciaio inox. La si trova in qualsiasi punto vendita di casalinghi, con prezzi assolutamente allineati a quelli della moka tradizionale.

 

Di seguito riportiamo una breve guida alla cottura dove sono indicati anche i livelli di consumo per diverse combinazioni di cottura.

 

Mentre in questa seconda slide mettiamo a confronto la differenza di costo di un pasto medio cucinato con un sistema a gas ed uno ad induzione.

 

Ma il vero risparmio energetico sta soprattutto nel fatto che con la cottura ad induzione non avendo la fiamma libera che consuma ossigeno, non si è obbligati dalla normativa a fare il doppio foro per la ventilazione degli ambienti, ovviamente a patto di non avere altre sogrenti a fiamma libera, ad esempio se decido di installare una stufa a legna o a pellet devo assicurarmi che sia a tenuta stagna ed abbia la presa d’aria comburente che và direttamente dall’esterno alla camera di combustione. Infatti non a caso la cottura ad induzione è il sistema più indicato nelle case passive e a risparmio energetico dove la tenuta all’aria dell’involucro edilizio sono requisiti fondamentali.

 

 Fonte: siemens elettrodomestici

Sergio Di Nisio, interior designer, si racconta

Sergio Di Nisio, interior designer, si racconta

Abbiamo intervistato per voi Sergio Di Nisio che ci ha raccontato della sua professione di interior designer.

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Ti occupi di interior design. Come hai iniziato questa professione?

La nostra realtà nasce nel 1985 da un laboratorio di falegnameria i miei genitori hanno deciso di intraprendere l’attività del commercio di mobili.Si perche in quegli anni si parlava più di commercio di mobili che di interior design, era un mondo completamente diverso e si aveva molto meno scelta di oggi, allora le camere da letto si ordinavano 3, 4 alla volta, una andava in esposizione e le altre in magazzino. Si progettava quasi esclusivamente solo la cucina, la progettazione era tutta a mano, in negozio c’era sempre un’architetto che mi teneva sotto la sua ala. In questo contesto per me è stato nauturale iscrivermi alla facoltà di architettura. Siamo stati tra i primi ad inserire la progettazione cad in negozio di pari passo ai miei studi. Con mia meraviglia mi sono laureato senza mai aver sostenuto un’esame di arredamento, effettivamente è cosi sono poche le facoltà di architettura ad avere nei loro programmi un’esame di arredamento. La mia formazione sull’ interior design quindi è stata solo ed esclusivamente “sul campo”. Fino a poco tempo fà una grande maggioranza di architetti che si occupano di interni amavano lavorare solo ed esclusivamente con gli artigiani proporio per essere più liberi nella progettazione. Oggi l’industria si è evoluta e sempre di più affianca alla produzione standardizzata tutta una serie di lavorazioni su misura, oggi si possono avere i vantaggi della produzione di serie abbinati alla precisione e alla liberta di tutte le soluzioni su misura.

Quale valore aggiunto portate rispetto ai vostri competitor?

Il valore aggiunto che diamo sta innanzitutto nella progettazione. Il livello di dettaglio progettuale è molto alto, sempre riproduciamo l’ambiente arredato in un modello 3D esplorabile e navigabile in prima persona, in cui il cliente si muove dentro la sua casa in maniera virtuale e riesce a comprendere meglio tutte le scelte progettuali.Un ‘altro servizio in più che siamo in grado di offrire è la fornitura chiavi in mano, abbiamo ampliato la gamma della nostra offerta anche a tutti quei prodotti che vanno oltre l’arredamento, quindi pavimetazioni interne ed esterne in legno, porte interne, serramenti, portoncini d’ingresso, scale interne, servizio di cartongessista, tinteggiatura e finitura interna, illuminazione, elettricista ed idraulico ed ovviamente anche la presentazione delle istanze presso i vari enti per ottenere tutti i permessi del caso. Chi decide di appoggiarsi a noi per la ristrutturazione lo può fare avendo noi come unico interlocutore.
Poi c’è la bioarchitettura, chi decide di metter su casa da zero o decide di sopraelevare o ampliare e sceglie noi, sceglie la bioarchitettura tutti i servizi elencati sopra si ampliano a 360° per la definizione di una soluzione progettuale completa in ogni sua parte mirata alla ecosostenibilità al comfort e al risparmio energetico.

Definiresti il tuo mestiere di nicchia? Quali sono le maggiori difficoltà che si riscontrano nell’acquisizione di nuovi clienti?

Se si parla di arredamento legato ad una progettazione molto spinta probabilmente il nostro è ancora un mestiere di nicchia. Per noi ogni occasione di intervento sia piccolo che grande è un’occasione di progetto e innovazione. In generale da sempre il mestiere dell’architetto è un mestiere di nicchia perchè tra tutte le figure professionali è quella ritenuta meno indispensabile. Del medico, avvocato, commercialista non si può fare a meno … dell’architetto forse si! Nell’immaginario collettivo la casa la progetta il geometra (che costa meno) o l’ingegnere (che è più preciso fino alla quarta cifra decimale) l’architetto di solito viene considerato come colui che complica le cose e fa spendere un sacco di soldi per cose inutili, viene chiamato a scegliere i mobili o il colore dei tappeti (ahimè senza aver fatto neanche un’esame di arredamento). La realtà dovrebbe essere un’altra dove tutte le figure professionali collaborano in sinergia e ognuno offre il meglio della sua specializzazione, quindi il geometra si occuperà dei rilevi, dei confini, del catasto e tutte quelle che sono le sue specialità, l’ingegnere sarà chiamato a risovlere quelli che sono gli aspetti più tecnici della costruzione quindi la statica, la fisica tecnica, la termotecnica, il tutto sotto la regia dell’architetto.

E bene si è all’architetto che spetta il compito di avere la leadership del progetto

proprio perche la sua formazione tecnica ed umanistica è trasversale a tutti i settori e lo porta a coniugare aspetti tecnici, funzionali ed estetici nella giusta misura senza far prevalere ciascun aspetto sull’altro, cercando sempre di dare un’estetica ad ogni soluzione tecnica e funzionale. Ovviamente ci sono architetti e architetti… un bravo architetto fà risparmiare soldi ai suoi clienti mettendolo al riparo dagli innumerevoli errori a cui una progettazione di basso livello porterebbe, dalle nostre parti c’è il detto popolare che la casa per farla bene la devi fare tre volte … secondo me è vero se uno la fa in autoprogettazione senza farsi assistere da un bravo professionista. La cosa più difficile nell’acquisizione di nuovi clienti è il far capire che il costo della progettazione è sempre inferiore al costo degli innumerevoli errori che una cattiva progettazione o peggio una non-progettazione porterebbe. E’ altrettanto difficile far capire che ogni occasione d’intervento sia piccolo che grande è sempre un’occasione di progetto e innovazione. Un buon progetto è sempre una chiave di volta che può dare dei risultati esponenzialmente migliori rispetto ad un pessimo o ad un non-progetto. Concludo con una massima: “il sogno dell’architetto è l’incubo dell’ingegnere”. Esprime secondo me l’approccio più giusto mirato ad avere risultati di qualità in cui ognuno da il meglio di se.

Ringraziamo Sergio per l’intervista concessa a ProntoPro.

a questo link potete trovare l’articolo originale della nostra intervista rilasciata al blog Prontopro:

https://www.prontopro.it/blog/sergio-di-nisio-interior-design-si-racconta/

mobili LAGO Wisdom: la saggezza

mobili LAGO    Wisdom: la saggezza

Quest’anno per il rinnovo dello showrom dei mobili LAGO abbiamo scelto il tema:

“wisdom”

E’ un layout caratterizzato dalle varie saturazioni dei colori dell’ocra argilla e mandorla. Un color mood dai colori caldi che trasmette serenità, sicurezza e tranquillità come la vicinanza e il dialogo di un anziano saggio.

La madia

diventa un pratico scrittoio dotato di illuminazione interna, presa schuko e presa USB per utilizzare e ricaricare i vari device di uso quotidiano dal portatile allo smatrphone.

La cucina

in vetro lucido argilla con il top in wildwood naturale regala un’esperienza tattile e sensoriale completamente diversa dai freddi e vuoti canoni minimali standardizzati tanto di moda oggi. I mobili LAGO sono una palette materica con cui “dipingere”il proprio progetto. Per le colonne abbiamo inserito il forno della Neff con la funzione Slide&Hide.

La parete giorno

è giocata sull’uso di fasce orizzontali ed elementi sfalsati, i mobili LAGO che abbiamo scelto per la zona giorno  variano con colori saturi e segni liberi. La novità sono gli elementi 36e8 GLASS_STORAGE dei contenitori a giorno completamente in vetro che possono essere posizionati liberi o intersecati ad altri contenitori 36e8. Il wildwood oramai materiale trasversale a tutta la produzione LAGO gioca il ruolo sempre fondamentale di elemento organico.

Le camere da letto

sono entrambe votate al colore NOW smart la prima ad ante a battente con maniglia alta, abbinata al letto Vele in tessuto. La seconda si presenta con l’armadio Et_Voilà in tessuto a righe grigio, un vero e proprio armadio monovolume, senza fianchi interni regala la sensazione di una vera e propria cabina armadio con gli ingombri di iun classico armadio, viene realizzato al centimetro ed ha un elevatissimo rapporto qualità prezzo. Il letto in questo caso è un best seller dei mobili LAGO . il Fluttua_R un letto che come dice Daniele Lago continua a fare dei goal.

 

 

 

Suggestioni estive

Suggestioni estive

Questa volta siamo al mare, a casa di Rita, mia vicina di casa. L’esigenza era quella di un rinnovo generale della zona giorno, il tema non poteva che essere marino.

La pavimentazione in resina è stata ideata proprio pensando al mare, il colore del mare profondo tre metri che in quelle belle gionate è azzurro pieno e si vede anche il fondo. Le pareti ed i mobili bianchi, il bianco della mediterraneità, quello delle case delle citta greche con il tetto piano accostate in maniera disordinata. Il legno non poteva mancare è quello che troviamo sulla spiaggia il giorno dopo una mareggiata, vecchio, roso dalla salsedine, scavato e bruciato dal sole.

Questi interni regalano delle vere e proprie suggestioni estive, entrando in casa la sensazione è quella di un tuttuno con il mare e la spiaggia che si vedono dalle finestre.

La cucina Lago a Pescara su Interni annual

Che piacere ieri sera leggere il messaggio di Sabrina Zimei tenant dell’appartamento Lago:

la cucina Lago a Pescara

è stata pubblicata sulla copertina di Interni annual cucina 2014.

 

La cucina Lago a Pescara
foto: Iacopo Pasqui

 

Siamo veramente orgogliosi che un nostro progetto sia stato pubblicato addirittura sulla copertina della rivista!

E’ bello vedere come dei progetti a volte ti tornano indietro per regalarti delle belle emozioni come questa, il progetto del la cucina Lago a Pescara ha avuto un percorso molto particolare. Ci ritornano in mente i processi mentali e grafici che ci hanno portato alla fine a quel risultato, dal primo incontro con Sabrina, il primo sopralluogo in quel grattacielo che sempre avevo visto come la parte “americana” di Pescara, le varie versioni di progetto, le sedute e revisioni infinite, lo studio dello spazio e della luce, per poi scegliere i colori e le finiture dei materiali. Il supprto di Sabrina nella fase progettuale è stato fondamentale, il suo essere libera da schemi progettuali standardizzati ci ha aiutato ad esplorare soluzioni compositive mai adottate prima per poi arrivare finalmente alla versione definitiva, una soluzione che non ha lasciato compromessi ad estetica e funzione.

La cucina Lago a Pescara è una cucina che gioca la sua essenza progettuale nel grande piano penisola, la massima profondita di penisola che si riesce ad ottenere con il sistema 36e8 cucina LAGO ben 138,2cm di profondità. La penisola protagonista dello spazio divide la zona operativa della cucina dal resto della casa. Il colore non poteva che essere il bianco che contrasta nettamente con il nero lucido del pavimento, un tocco di colore è stato dato sulle colonne con delle fasce di colore sulle varie tonalità di verde.

Questo è il più bel regalo di inizio anno che potevamo ricevere, grazie Sabrina e grazie a Lago per averci reso partecipi di questa bella esperienza dell’appartamento a Pescara.

Qua potete leggere la rivista completa

 

 

 

 

Bonus Mobili gli incentivi non sono ancora finiti!

Bonus Mobili gli incentivi non sono ancora finiti!

Con l’approvazione della Legge Finanziaria 2017

il Bonus Mobili con detrazione al 50% è stato prorogato al 2017. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova Guida Bonus Mobili aggiornata a gennaio 2017.

Scarica la Guida Bonus Mobili aggiornata al 2017

Nella Manovra Finanziaria 2017, è prevista la proroga di 1 anno (per tutto il 2017) della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie e per il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre al 50%. Per le ristrutturazioni, i lavori possono essere fatti fino a 96 mila euro di spesa per unità immobiliare. La spesa detraibile per i mobili è invece al massimo di 10.000 euro.

Bonus Mobili

Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli acquisti che si effettueranno nel 2017, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2016.
Invece, se l’acquisto del mobile o dell’elettrodomestico è avvenuto nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, il presupposto per poter usufruire della detrazione rimane quello di aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.

La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.

E’ possibile che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici siano sostenute prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile cui i beni sono destinati.

In altri termini, basta che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici; non è quindi necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.

La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori) se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 – pdf

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di 10.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

 

Truck Advertising

Ironia, questa è una delle chiavi del successo di Lago. Per Lago ogni occasione di “fare qualcosa” è una possibilità di innovazione … che si lascia piacevolmente leggere in sottile chiave ironica.

Noi di dimensione legno condividiamo in pieno questo modo di essere e lo facciamo anche un po’ nostro…

E voi che ne pensate dei nuovi mezzi della flotta Lago?

SCAVOLINI la cucina piu amata…

Pubblichiamo le immagini degli ultimi modelli di cucine esposte in negozio in occasione del rinnovo dello stand scavolini.

Viste le grosse novità di Eurocucina 2008 dovremo presto pensare di fare spazio in esposizione per poter inserire i modelli presentati a Milano.

Sarei curioso di sapere cosa ne pensate di queste nuove cucine…

LAGO CUCINE 36e8

Finalmente,

dopo tante “voci” di corridoio sono arrivate,

ecco in anteprima le immagini delle cucine LAGO.

 

 

 

Design: Daniele Lago anno:2008

 

 

LAGO esplora nuovi ambienti della casa e lancia un nuovo sistema componibile per cucine e bagni adattando con versatilità e intelligenza sistemi di grande successo nati per la zona notte e la zona giorno.

La cucina 36e8 è un progetto che alleggerisce la percezione di ingombro e pienezza delle cucine viste sino ad oggi; l’approccio progettuale è totalmente rivoluzionario: nasce la cucina non-cucina che si sgancia dai rigidi schemi compositivi e consente di creare volumi e forme sorprendenti. Questa innovazione dà voce alla “quarta dimensione del progetto” che è in grado di evocare alberi, nuvole, aragoste, etc…

  • NICOLA ZAGO, Cucine Lago, <<Lago Sales Community>>

 

Il designer Daniele Lago in risposta ad una mia domanda dice:

”[…] l’obbiettivo è quello di generare senso, ed in questa visione trovano posto ergonomia, estetica, e altro ancora. Un buon progetto deve essere in grado di soddisfare in maniera equilibrata tutte le “voglie” di una persona. Il tentativo con queste cucine è quello di portare maggiore liberta espressiva e leggerezza in primis, di abbassare la percezione di una tecnologia che per come la sento io non è vicina all’uomo. Credo anche che quando un prodotto ha la necessità di essere argomentato con tecnicismi è perché spesso non ha un anima che arriva dritta alla pancia di chi lo osserva. […]”

  • DANIELE LAGO, Cucine Lago, <<Lago Sales Community>>

L’approccio progettuale, come in tutti grandi progetti, nasce privo di pregiudizi e preconcetti su quello che è lo stato attuale del settore cucina, fonda le sue origini nella sensorialità che un prodotto industriale innovativo deve saper trasmettere, non solo a livello estetico-formale ma anche sul piano dell’anima che un prodotto acquisisce da una composizione intelligente, una delle caratteristiche principali di 36e8, proprio per l’estrema versatilità del sistema, è quella di consentire ad ognuno di noi di fare il proprio design, quindi di dare ad ogni nuovo progetto un’ anima, nostra, personale.

 

 

 

Lago Sales Community è il social network dei rivenditori Lago, un luogo virtuale dove gli agenti e rivenditori possono parlare con l’azienda e naturalmente tra di loro, scambiarsi esperienze consigli e problemi…Lago ha già varcato da tempo la soglia del WEB 2.0…  Le immagini delle cucine 36e8 e i testi sono stati tratti dal forum dedicati alle cucine 36e8 avviato da Nicola Zago e nel quale è intervenuto anche Daniele Lago.

 

 

Ora sta a voi dire la vostra sulle cucine 36e8 Lago!

 

Ciao a tutti

Sergio